Description
I nove pannelli della collezione Ventesimosecolo
sono l’espressione dell’istinto del designer che, nel riconoscere l’oggetto porta, ne definisce l’essenza e individua il filo conduttore del progetto complessivo. In questo caso è l’aspetto sartoriale il motivo guida della collezione, tema presente fin dalla costruzione del prodotto e nella definizione del suo aspetto fisico, tema che indirizza verso l’utilizzo di materiali innovativi, lontani dalle aspettative consone e proprie di una porta d’ingresso, così fortemente legata al concetto di sicurezza. Il progetto è sintesi tra due mondi, quello legato all’architettura e la sartoria, tra il prodotto di design e l’alta moda. Entrambe le discipline non sono altro che reinterpretazioni di una cultura legata a tre grandi decenni, tre momenti che, ancora oggi, sono modelli di riferimento per la progettazione. Gli anni trenta, cinquanta e settanta rappresentano la chiave di lettura e l’ispirazione dei progettisti, impegnati a definire, seguendo l’istinto, il sentire di ciascun individuo che, riconoscendosi, potrà personalizzare, rendendola propria, la porta Vighi scelta. Le proposte sono nove, nove cartamodelli che prendono concretezza e diventano veste preziosa. Le geometrie, le textures, i cromatismi individuati, i dettagli tutti, vanno a richiamare quelli che erano, e sono ancora oggi, gli stilemi dei tre decenni di riferimento, creando un legame evidente tra la modernità ed il passato.
ANNITRENTA
il Design industriale Italiano, prende vita ed inizia il suo sviluppo. È un design che non parla la lingua del prodotto fine a se stesso, ma che guarda a 360° all’intero allestimento, quindi allo spazio nella sua totalità. Per tale ragione, i tre modelli di questa linea vengono concepiti come se costituissero essi stessi degli spazi, e dovendo rappresentare una entità, un mondo, si è ritenuto opportuno omaggiare la città che per eccellenza rappresenta il Design italiano, Milano e il Déco degli anni trenta. Vetri retroverniciati, neri o riportanti le preziosità dei marmi, inserti in metallo e geometrie che richiamano losanghe e triangoli, sono le scelte evocative dello stile Déco Milanese. Questi riferimenti formali conferiscono alla linea quell’aspetto legato al mondo luxury al quale si ispira.
ANNICINQUANTA
Nella linea anniCINQUANTA si incontra l’utilizzo dell’essenza e del tessuto mentre la materia vetro viene reinterpretata, andando a conferire al pannello un aspetto più soft, morbido, caldo. L’obiettivo è quello di richiamare i principi e gli stilemi degli anni della Dolce Vita, periodo in cui gli oggetti, le forme nascevano essenzialmente per enfatizzare il concetto del design facile per tutti, design che doveva garantire la fluidità e la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione.
ANNISETTANTA
Ancora tre le declinazioni create per evocare la follia degli anni settanta. Sono gli anni in cui nascono i movimenti radicali. Nel design di interni c’è una rivoluzione che porta in sé un principio di follia attraverso la decorazione e il colore. Si afferma la voglia di spiazzare, di stupire, di sconvolgere, di divertire con oggetti fuori misura, e sono gli anni in cui nascono nuove discipline come quella legata allo studio della luce che diventa importante nei giochi di chiaro-scuro, di bianco-nero e che caratterizza l’intera linea.. Nei tre pannelli proposti prevale il rigore delle geometrie nette, interrotte, destabilizzate attraverso l’inserimento del colore o degli effetti ottici giocati sui contrasti di luci ed ombre propri del periodo storico evocato.